sabato 15 settembre 2012

Associazione Sportiva Viterbese Calcio


 La principale società calcistica di Viterbo.










ALBORI

La storia dell'Associazione Sportiva Viterbo Calcio iniziò nel 1909 giocando nel campo di gioco "Tomassucci" creato nel 1923 e situato nell'odierno quartiere Paradiso.

I primi campionati disputati dalla Viterbese risalirono al periodo (1924-1925) con una squadra composta da molti militari.

Nel 1930-1931 venne inaugurato lo stadio della Palazzina, e gli anni successivi la squadra disputò soltanto campionati minori. Una volta terminata la Seconda Guerra Mondiale, col problema principale della ricostruzione del campo di gioco andato completamente distrutto dai bombardamenti che solo grazie ad alcuni sportivi e tifosi volontari si riuscì ad allestire; oltre ad avere una squadra che poteva partecipare al campionato provinciale.


DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE AGLI ANNI '80

Nel 1945-1946 la Viterbese venne ammessa al campionato di Serie C e ci rimase fino al 1948, anno in cui retrocedette. In quell'annata giocò anche il famoso telecronista Sandro Ciotti. Gli anni successivi portarono grandi risultati e la società era sempre alla ricerca di presidenti capaci soprattutto economicamente di garantirle il salto di qualità. I campionati si susseguirono senza molti sussulti fino alla stagione 1960/1961 quando un gruppo di dirigenti decise di costituire una nuova squadra nel capoluogo. Nacque così l'U.S. Viterbese che rilevò il titolo di categoria del Montefiascone e partecipò allo stesso campionato della Viterbese (Prima Categoria) disputando cosi il primo derby tra biancorossi e gialloblu. La squadra biancorossa resistette soltanto due anni, per poi cedere il titolo per problemi finanziari.

Nel 1964/1965 con l'allenatore ungherese Kovaks si sfiorò la promozione in Serie D, ma soltanto nel 1967 la Viterbese approdò alla Quarta Serie. Fu l'anno del presidente Enrico Rocchi che riportò la Viterbese in Serie C ove nel primo anno i gialloblù furono inseriti nel girone meridionale e le difficoltà non furono poche.

Nel 1972/1973 ci furono le dimissioni del presidente Rocchi e la retrocessione in Serie D facendo aspettare altri due anni prima di ritrovare la Viterbese in Serie C, dove nel 1975 vinsero la concorrenza del Civitavecchia Calcio.

A guidare la squadra fu confermato Persenda, il quale però non riuscì a ripetere l'exploit dell'anno precedente e nonostante ciò i gialloblù furono costretti a ritornare tra i dilettanti per la peggiore differenza reti.

Gli anni '80 sono stati caratterizzati da continue difficoltà societarie culminate con la retrocessione nel campionato di Promozione dove la Viterbese ci rimase per tre anni.


ANNI '90

Con l'arrivo di Sivori i gialloblù tornarono nel campionato Interregionale nel 1988, ma nel 1991 la squadra retrocesse di nuovo e solo un ripescaggio permise alla squadra di rimanere nell'Interregionale. Nel 1991/1992 il campionato per la Viterbese si decise a Grosseto con la squadra toscana già matematicamente retrocessa e i gialloblù con una vittoria possibile per andare allo spareggio promozione. Nella stagione successiva arrivò Deodati e la squadra ottenne un 3º posto dietro alla Maceratese e al Forlì. Nel 1993/1994 con il Teramo vincitore del torneo, la Viterbese incontrò nel proprio girone la declassata Ternana oltre ai tradizionali e più quotati rivali.

Nel 1994/1995 dopo 18 anni la Viterbese ritornò in Serie C2 con un continuo testa a testa contro la Ternana fino alla penultima giornata, quando i rossoverdi scesero a Viterbo con il risultato finale di 1-1. La domenica successiva a Perugia, la Viterbese vinse 2-1 contro la Pontevecchio ed accedé alla Serie C2. Successivamente, la Viterbese raggiunse i play-off per la Serie C1 nella gara in casa contro il Giulianova. Nel secondo anno tra i professionisti (1996/1997) la Viterbese cominciò bene ma poi, nonostante rimanga sempre nelle zone alte della classifica, a fine campionato non raggiunse i play-off e per il terzo anno consecutivo la squadra affrontò il campionato di Serie C2; questa volta nel girone centrale. La Viterbese partì bene e fino alla 12ª giornata si trovò a combattere per il primo posto in classifica contro la SPAL ove i gialloblù disputarono un pessimo girone di ritorno terminando il campionato ad un passo dai play-off.

Nel 1997/1998 arrivò a Viterbo il presidente Luciano Gaucci che in pochi mesi rivoluzionò la società e dopo poche giornate di campionato esonerò l'allenatore Iacolino, e al suo posto chiamò Beruatto, che cambiò completamente l'andamento nel torneo creando un gruppo molto compatto e arrivando anche a vincere fino ad arrivare in testa alla 14ª giornata non lasciando più la vetta della classifica, ottenendo come fine la promozione in Serie C1.

Gaucci chiamò per la prima volta nella storia del calcio un allenatore donna, Carolina Morace che improvvisamente fece salire alle cronache su tutte le televisioni nazionali e internazionali la squadra gialloblù. Alla 2ª giornata la Morace in disaccordo con il presidente si dimise e al suo posto arrivò Roselli dove la permanenza a Viterbo durò solo cinque giornate venendo sostituito da Paolo Stringara. Alla 28ª giornata anche Stringara venne esonerato e arrivò Maurizio Viscidi che portò i gialloblù ai play-off incontrando l'Ascoli.


ANNI 2000

Gaucci abbandonò la presidenza e venne sostituito da Gennaro Aprea, senza prospettive di un campionato di vertice. Dopo poche giornate gli allenatori Dell'Orto e Angelo Gregucci vennero esonerati e arrivò Fausto Silipo. I risultati però non arrivarono, ed anche Silipo venne allontanato chiamando al suo posto Pietro Paolo Virdis. Nonostante l'avvicendamento, la squadra precipitò nelle zone basse della classifica e quando tutto ormai sembra compromesso il presidente Aprea chiama Rosolino Puccica, il quale riuscì ad evitare la retrocessione diretta arrivando ai play-out nello spareggio salvezza con la Nocerina vinto 1-0 e nel ritorno di Nocera Inferiore 1-1 con salvezza finale. Nel 2001/2002 venne confermato Puccica, ma i gialloblù vengono descritti dai giornali coma una squadra di ragazzini, destinati alla retrocessione diretta. Invece, arrivarono e la squadra viaggiò per buona parte del campionato nella zona alta della classifica.

La stagione 2002/2003 si aprì con Gennaro Aprea e si concluse con Fabrizio Capucci come presidente che con il suo arrivo iniziò un periodo positivo della squadra che tornò a giocare a calcio trascinata dal capitano Martinetti e da Vincenzo Santoruvo risalendo dal fondo classifica e raggiungendo la salvezza matematica con una domenica di anticipo. Nel campionato 2003/2004 la Viterbese per ben 15 giornate nel girone di andata rimase in testa alla classifica, ma nel girone di ritorno, gli otto pareggi ottenuti ne precludono la vittoria finale. I play-off per la Serie B vennero comunque raggiunti e nella semifinale con l'Acireale, la Viterbese vinse 2-1 in Sicilia e 1-0 in casa. Nella finale però nonostante una buona prova la Viterbese in casa non riuscì ad andare oltre lo 0-0 contro il Crotone e nel match di ritorno a Crotone, i gialloblù subirono una sconfitta per 3-0.

L'anno successivo la Viterbese non venne iscritta al campionato di Serie C1 e il presidente Capucci vendette la squadra a Greco, il quale non presentò la fideiussione per l'iscrizione. Dopo un'estate travagliata, l'Unione Sportiva Viterbese Calcio venne definitivamente estromessa dal campionato di Serie C1 e nacque l'Associazione Sportiva Viterbo Calcio, che grazie al lodo Petrucci venne ammesso al campionato di Serie C2 con Angelo Venanzi presidente. In panchina venne chiamato il tecnico Susini che nonostante la partenza in ritardo, viene formata una squadra all'ultimo momento. L'inizio sembrò positivo, ma poi cominciarono le sconfitte e i gialloblù crollarono inesorabilmente in fondo alla classifica ove nemmeno Giuseppe Galderisi riuscì ad evitare i play-out. Da ricordare l'ammutinamento dei giocatori che dopo l'esonero di Galderisi, in conseguenza del quale viene richiamato sulla panchina gialloblù. I play-out per non retrocedere in serie D finirono con 2 vittorie dei gialloblù (3-0 e 0-1).

La stagione 2005/2006 iniziò con il nuovo presidente Pecorelli e la panchina venne affidata a Perrone, già tecnico della berretti gialloblù. I risultati non furono entusiasmanti e già alla 4ª giornata il presidente decise di cambiare tecnico chiamandp Andrea Chiappini. La Viterbese comunque navigò nella parte bassa della classifica per tutto il girone di andata, poi nel finale di campionato arrivarono i risultati, e la squadra risalì fino ai posti utili per i play-off, sfiorati per pochissimi punti con al termine del campionato una penalizzazione di due punti, per illecito amministrativo.

Nell'estate 2006, a causa dei debiti, la società venne rilevata da un gruppo capeggiato da Gianni Bisanti, che rese possibile l'iscrizione al campionato di Serie C2 e il ritorno alla denominazione di Associazione Sportiva Viterbese Calcio con alla guida della squadra il duo tecnico Tamborini e Pochesci e con quest'ultimo che ufficialmente ricoprì la carica di direttore tecnico. Nei primi di febbraio si dimise l'allenatore Pochesci e al suo posto venne chiamato il tecnico reatino Pirozzi che per quasi tutto il campionato fece rimanere la Viterbese a ridosso della zona play-off, centrando la salvezza con diverse giornate di anticipo. Da segnalare nel corso della stagione il cambio di presidenza che passò dopo una lunga diatriba all’imprenditore Alberto Maggini.

La stagione 2007 iniziò con un punto di penalizzazione assegnato alla squadra e con l'ingaggio come allenatore di Roberto Rambaudi, famoso ex giocatore di parecchie squadre di Serie A tra cui la Lazio. La squadra nelle prime partite stentò e i risultati non arrivarono. Dopo alcune giornate in cui la Viterbese era rimasta a 0 punti in classifica e distanziata di parecchi punti dalla penultima, incominciarono ad arrivare le prime vittorie e alla 18ª giornata arrivò a soli 2 punti dalla zona play-out.

Miglior giocatore della fase iniziale del campionato fu il difensore centrale Daniele Ingiosi, autore di parecchi recuperi e di qualche sortita in attacco interessante. I risultati stagionali furono comunque molto deludenti e così la squadra retrocesse in Serie D in seguito ai play-out persi con il Viareggio.


IL RITORNO TRA I DILETTANTI

Nell'estate 2008 dopo numerosi fallimenti in Serie C1 e Serie C2 alimentarono la speranza di un ripescaggio che non si verificò con conseguente iscrizione nel girone G della Serie D dove tutt'ora la Viterbese gioca.

Nella stagione 2008/2009 la Viterbese giunge 3º nel proprio girone accedendo così ai play-off, nei quali elimina in casa rispettivamente il Gaeta (2-1) e l'Arzachena (4-1). Grazie a questi successi si aggiudica l'accesso al triangolare a gironi, dove incontra in trasferta il Chioggia ottenendo un'inaspettata vittoria (0-1) che, sommata alla sconfitta casalinga del Renate (altra squadra del girone) contro lo stesso Chioggia (1-2), la pongono in una posizione di quasi assoluta tranquillità per il passaggio alle semifinali. Tuttavia la compagine gialloblù deve ancora ospitare al Rocchi il Renate, il quale otterrebbe la qualificazione solo in caso di successo; la Viterbese si trova per 2 volte in vantaggio, ma i lombardi si impongono per 3-2 accedendo alle semifinali e eliminando la Viterbese.

Nei due campionati successivi (2009/2010 - 2010/2011), la compagine gialloblù non riesce a centrare la promozione che consentirebbe il ritorno nel professionisti, concludendo entrambi i campionati al ridosso dei posti utili per i play-off. Nella seconda stagione di serie D, va ricordato il ritorno a Viterbo del bomber Omar Martinetti.

La stagione 2011/2012 inizia sotto i migliori propositi per la vittoria finale del campionato, ma dopo la prima giornata viene esonerato l'allenatore Raffaele Sergio a causa di diverbi con la società ,che chiama Alessandro Conticchio alla prima esperienza come allenatore. L'11 marzo il presidente Giuseppe Fiaschetti lascia la presidenza per volare a Londra per la costruzione di "Casa Italia" alle olimpiadi inglesi. Il 28 marzo 2012 l'allenatore Conticchio si dimette dopo un campionato vissuto a centro classifica senza particolari sussulti e due sonore sconfitte consecutive:lo 0-4 casalingo contro il Todi e il 4-0 subito nella semifinale di coppa Italia di serie D in Campania contro il Sant'Antonio Abate. In sostituzione viene chiamato l'allenatore Oberdan Biagioni. La squadra conclude il campionato al nono posto, peggior risultato degli ultimi ventidue anni.


CAMPIONATI NAZIONALI

SERIE C: 8 Partecipazioni, la prima nel 1945/46, ultima nella stagione 1976/77
SERIE C1: 5 Partecipazioni, la prima nel 1999/00, ultima nella stagione 2003/04
SERIE C2: 8 Partecipazioni, la prima nel 1995/96, ultima nella stagione 2007/08
PROMOZIONE: 6 Partecipazioni, la prima nel 1948/49, ultima nella stagione 1956/57
IV SERIE: 5 Partecipazioni, la prima nel 1957/58, ultima nella stagione 1994/95
SERIE D: 15 Partecipazioni, la prima nel 1967/68, ultima nella stagione 2012/13
CAMPIONATO INTERREGIONALE: 8 Partecipazioni, la prima nel 1981/82, ultima nella stagione 1991/92

VITTORIE DI PRESTIGIO


    19 gennaio 1971 VITERBESE EMPOLI 2-1
    17 ottobre 1976 VITERBESE PARMA 1-0
    10 settembre 1995 VITERBESE CATANIA 3-1
    7 gennaio 2001 VITERBESE CATANIA 2-1
    10 febbraio 2002 PESCARA VITERBESE 0-2
    17 marzo 2002 VITERBESE CATANIA 1-0
 



 

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