giovedì 23 agosto 2012

Giulianova Calcio

 Rifondata nel 2012, attualmente con la nuova denominazione di ASD Città di Giulianova 1924, milita nel campionato di Eccellenza abruzzese.







I PRIMI ANNI


Nonostante fossero disputate già nel 1920 delle partite di calcio sul "Campo della Fiera" a Giulianova Alta, la prima squadra di calcio di Giulianova, la "Società Sportiva Giuliese", nacque soltanto nel 1924. Tra i fondatori di questa prima società calcistica di Giulianova, vi furono Alfonso Migliori, futuro sindaco della città e figlio di una ricca famiglia locale, e l'avvocato Italo Foschi, che nel 1927 fondò l'A.S. Roma Calcio.
Dopo aver vinto un girone di Prima Divisione comprendente Abruzzo, Marche e Dalmazia, nel 1939 la società giuliese arriva in Serie C, divisa in 8 gironi da 15 squadre ciascuno, ma i giallorossi hanno poca fortuna in questo campionato e retrocedono. In seguito alla sospensione dovuta al secondo conflitto mondiale, il primo campionato si disputa nel 1945-46, e il Giulianova riparte dalla Serie C sostituendo la Civitanovese.

DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI NOVANTA


Nella Serie C 1947-1948 si chiude la prima avventura del Giulianova in serie C. Dopo una sconfitta casalinga ad opera dell'Avezzano avvengono gravi incidenti, con il pubblico giuliese che aggredisce e percuote l'arbitro. Il Giulianova si ritira e scompare dalla scena calcistica nazionale.
Il 6 ottobre 1948 nasce così una nuova società, chiamata "Freccia d'Oro", che disputa il campionato di Prima Divisione Abruzzese. La "Freccia d'Oro" vince il campionato nella stagione 1951-1952, e tornò anche la denominazione in "Società Polisportiva Giulianova".
Nella stagione 1953-1954 il Giulianova, al termine di un'entusiasmante lotta con il Lanciano, ha la meglio e sale in IV^ Serie, dove rimase con qualche discesa e risalita fino al campionato 1970-1971, quando dopo 23 anni ritornò in Serie C sotto la presidenza dello storico duo Tiberio Orsini-Pierino Stacchiotti, e guidata in campo dall'allenatore-giocatore Adelmo Capelli. Nella storica finale al Fadini contro il Bellaria i giallorossi trionfano per 2-1 davanti ad uno stadio stracolmo, sui cui spalti si vociferava che fosse presente anche Raffaella Carrà, tifosa del Bellaria.
Nel 1971-1972, il Giulianova disputa il suo primo campionato di Serie C dopo più di vent'anni. L'annata non è delle migliori, infatti i giallorossi concludono la stagione al 16º posto in classifica, ma comunque centrando la salvezza. Un aspetto positivo però, fu che nel Giulianova iniziano a mettersi in evidenza diversi giocatori interessanti come il portiere Walter Ciappi, il terzino Giuseppe Lelj (poi alla Fiorentina), il futuro grande allenatore dei giuliesi Francesco Giorgini, e soprattutto un certo Franco Tancredi, futuro portiere nell'anno del secondo scudetto della Roma e che poi raggiungerà anche la Nazionale.
La stagione successiva invece, nel 1972-1973, è ricordata come quella dello sfiorato miracolo giallorosso: il Giulianova di mister Giovan Battista Fabbri infatti, è protagonista di un estenuante testa a testa con la SPAL, e questa la spunterà solo all'ultima giornata vincendo ad Olbia. Il Giulianova sfiora dunque la Serie B, classificandosi 2º ad 1 solo punto dalla società ferrarese. Tra i protagonisti di questa memorabile stagione ci sono il portiere Gianni Candussi, i bomber Roberto Ciccotelli e Giuseppe Santonico (14 gol), e un giovane Renato Curi, proveniente dal vivaio. L'undici titolare di quest'annata è quella che molti ritengono la formazione giuliese più forte di sempre.
Il Giulianova continua la sua serie di campionati positivi: nell'annata 1974-1975, con Tancredi tra i pali e grazie agli 11 gol della punta Oriano Grop (l'anno dopo al Bologna in Serie A), i giallorossi guidati da Gianni Corelli disputano un altro ottimo campionato chiudendo al 4º posto a pari merito con la Sangiovannese. Nelle successive stagioni 1975-1976 e 1976-1977, il Giulianova conferma quanto ben fatto precedentemente, classificandosi nuovamente 4º prima, e al 7° posto poi.
Dopo 4 campionati consecutivi di altissimo livello, arriva una svolta in negativo: nel 1977-1978, il club chiude al 14º posto che gli costa la retrocessione nella neonata Serie C2. La permanenza nella serie minore però è breve, infatti appena due anni più tardi, nella stagione 1979-1980, il Giulianova di mister Corelli si classifica al 1º posto nel girone C, vincendo il duello per la promozione con il Francavilla e ottenendo quindi l'accesso alla Serie C1. I giallorossi chiudono la stagione vincendo 20 partite su 34 con 8 vittorie consecutive iniziali (record), e perdendo solo 3 volte. Tra i principali artefici della promozione ci sono il grande Gianluigi Savoldi e i bomber Roberto Ciccotelli (11 gol) e Salvatore Amato (15 gol).
Il Giulianova rimane in C1 per 2 stagioni, fino al 1981-1982, quando chiude il campionato al 16º posto e retrocede di nuovo in C2, dove vi resterà per 10 stagioni consecutive, fino al 1991-1992. In questo periodo, invogliato da alcuni amici, torna al vertice della società il "presidentissimo" Titì Orsini, e il Giulianova sfiora per due volte la promozione alla categoria superiore: la prima nel campionato '83-84, quando il pareggio alla penultima giornata in casa dell'Osimana preclude ai giuliesi la promozione diretta in C1; La seconda nel '86-87, quando il pareggio all'ultima giornata con il Galatina permise al Francavilla di aggiudicarsi il secondo posto utile per la promozione nella categoria superiore. In queste stagioni viene lanciato il giovane Tiziano De Patre, che poi approderà in Serie A con le maglie di Atalanta e Cagliari.
Fra gli anni '70 e '90, il Giulianova ebbe modo di affrontare in amichevole al Fadini, blasonate squadre di Serie A, come il Milan, la Juventus ed il Perugia.

GLI ANNI 90': LA RETROCESSIONE IN D E IL RITORNO TRA I PROFESSIONISTI

Nella stagione 1991-1992 il Giulianova si trova in Serie C2, ma a causa di una crisi societaria, la squadra giuliese si vede retrocedere nel C.N.D. insieme alle altre due abruzzesi Teramo e Lanciano. Il purgatorio tra i dilettanti però dura a malapena 2 stagioni, infatti nel campionato 1993-1994 il Giulianova si piazza al 1º posto vincendo il girone G e riconquistando l'accesso tra i professionisti. Fondamentali per la promozione in Serie C2 furono la vittoria per 1-0 al Pinto di Caserta e il 2-2 di Frosinone, in un incontro disputato dinanzi a circa 8000 spettatori.

IL CAMPIONATO STORICO 1995/96


Dopo essersi piazzati all'8º posto nel primo anno di Serie C2 dopo la retrocessione in Serie D, nel 1995-1996 il Giulianova guidato da Francesco Giorgini disputa una grande stagione chiudendo al 3º posto, solamente tre punti dietro la vincitrice Avezzano e ottenendo così l'accesso ai Play-off. Il Giulianova affronta la semifinale di andata in casa della Viterbese e parte bene, portandosi in vantaggio con un colpo di testa di Pugnitopo. Nella ripresa però, la squadra di casa prima perviene al pareggio, poi si porta in vantaggio terminando la partita col risultato di 2-1. Il ritorno si gioca davanti a un Fadini tutto esaurito con oltre 5000 spettatori. A 10 minuti dalla fine il risultato è ancora sullo 0-0, con i tifosi ospiti che già esultano. Ecco però un calcio d'angolo a favore, la palla viene rimpallata e capitan Ferdinando Ruffini trova una magia al volo di sinistro che insacca la palla in rete, regalando al Giulianova l'accesso alla finale.
La finale Play-off si gioca in gara unica allo stadio "Zaccheria" di Foggia. Il Giulianova si vede di fronte la formazione dell'Albanova. La partita sugli spalti l'hanno già vinta i giallorossi: oltre 2500 tifosi, rispetto alle poche centinaia provenienti da Casal di Principe. Sul campo la partita è combattutissima, tanto che si rimane sullo 0-0 sia nei 90 minuti regolamentari che nei 30 supplementari. Si va così ai rigori, e l'Albanova li fallisce tutti, tirando i primi due fuori e facendosi parare il terzo dal portiere Grilli. Il Giulianova centra i primi due e si trova a battere il terzo, quello del match-point sui piedi del difensore Rosone, che non sbaglia e regala finalmente una storica promozione in C1 dopo 15 anni.
Protagonista assoluto fu il compianto Danilo Di Vincenzo, che segnò 18 gol stabilendo il record di reti segnate in un Campionato da un giocatore nella storia del Giulianova. (Record che sarà eguagliato nel 2001-2002 da Gianni Califano).

IL RITORNO IN C1 E DUE VOLTE A UN PASSO DALLA B


Nel 1996-1997, il neopromosso Giulianova guidato ancora da Giorgini, milita in Serie C1 girone B. Anche quest'anno la squadra giuliese si rende partecipe di un grande campionato, concluso con un 5º posto che vale l'accesso ai Play-off per la Serie B insieme a Ancona, Atletico Catania e Savoia. Il Giulianova affronta l'Ancona nella semifinale di andata che si gioca al "Fadini" e finisce col risultato di 1-1. Tutto rimandato al ritorno.
È domenica 8 giugno 1997, una data che per il Giulianova potrebbe diventare storica essendoci in palio la finale per l'accesso alla Cadetteria, un traguardo che sarebbe storico, se non miracoloso, per una città di appena 25.000 abitanti. I ragazzi di Giorgini sono seguiti da una bolgia di oltre 4000 tifosi approdati al Stadio Del Conero. I sogni dei giuliesi però, si infrangono, in quanto la squadra di casa alla fine la spunterà per 2-1 e ottenendo così l'accesso alla finale (che poi vincerà contro il Savoia). Protagonisti della stagione il fantasista Giuseppe Manari, il centravanti Francesco Micciola, il difensore Alessandro Bertoni e l'ala Vittorio Pinciarelli.
A fine stagione c'è una svolta per la società giuliese, infatti alla presidenza arriva la famiglia Quartiglia.
Il sogno di riprovare a giocare per la B però è rimandato ad appena 2 anni dopo. Nella stagione 1998-1999 infatti, il Giulianova chiude il campionato al 4º posto in classifica e vede ottenere nuovamente l'accesso ai Play-off insieme a Palermo, Juve Stabia e Savoia. I giuliesi se la vedono con la Juve Stabia. L'andata si gioca in casa giallorossa, e i giuliesi giocano una partita perfetta portandosi addirittura sul vantaggio di 3-0. La finale sembra ormai una cosa fatta, ma ecco che la formazione di Castellammare di Stabia segna due reti, fissando il risultato per 3-2 e complicando le cose ai padroni di casa. Il ritorno si gioca il 6 giugno 1999 a Castellammare. Lo Stabia si impone per 2-0 ed il Giulianova deve dire addio per la seconda volta al sogno della promozione in B che ormai sembrava cosa fatta.
Dopo questa stagione, il Giulianova chiuderà il decennio 1990-2000 conquistando la salvezza e rimanendo in C1.

GLI ANNI DUEMILA


Dalla stagione 2000-2001 alla stagione 2005-2006, il Giulianova milita in Serie C1. Durante queste stagioni i giallorossi alternano campionati di alto livello (2001-2002: 6° posto finale a pari merito con il Lanciano, che però si classifica al 5° posto grazie agli scontri diretti e ottiene l'accesso ai Play-off per la Serie B), a campionati più discreti dove comunque centra la salvezza, ottenuta anche 2 volte ai Play-out, entrambi ai danni del Sora (2002-2003 e 2004-2005). C'è da sottolineare come in questi anni il Giulianova abbia lanciato giovani di prospettiva come Moris Carrozzieri e i gemelli Federico e Cristiano Del Grosso.
La stagione 2006-2007 però è un'annata tutta da dimenticare: la società sbaglia politica e costruisce una squadra decisamente troppo giovane e inesperta per la categoria (la maggior parte della rosa era composta da giovani classe '88, '89, '90), per cui il Giulianova retrocede con alcune giornate d'anticipo in C2, abbandonando la categoria dopo ben 11 anni consecutivi. A fine campionato inoltre, partono molti leader come l'attaccante Gianni Califano e Francesco Giorgini, che si dimette dall'incarico di allenatore. Sembra l'inizio di un periodo difficile per il Giulianova, tanto che a fine stagione la famiglia Quartiglia cede la società, che passa nelle mani di Dario D'Agostino.
Fortunatamente però, la permanenza in Serie C2 dura a malapena 2 stagioni, infatti nell'annata 2008-2009 i giallorossi, guidati da Leonardo Bitetto, sono autori di una grande stagione che li porta a disputare i Play-off. Dopo aver eliminato in semifinale il Bassano, i giuliesi, seguiti da un migliaio di tifosi, giocano la finale d'andata in casa del Prato e vincono per 1-0. Il ritorno si gioca al Fadini e, nonostante la squadra toscana abbia vinto per 1-0, grazie al miglior piazzamento in campionato i ragazzi di Bitetto ottengono la promozione in Lega Pro Prima Divisione (la nuova Serie C1).
Nonostante l'entusiasmo per la promozione appena conquistata, il Giulianova vive comunque un momento difficile a causa degli scarsi fondi che la società ha a disposizione. Ciò si riflette inevitabilmente in campionato: nel 2009-2010 il neopromosso Giulianova milita in Prima Divisione girone B. La compagine di mister Bitetto mostra le difficoltà di una squadra troppo giovane e inesperta per la categoria, a cui si aggiungono acquisti altrettanto inadatti durante il mercato di Gennaio. Il Giulianova dunque chiude all'ultimo posto in classifica, ma si trova a disputare i Play-out con l'Andria, in quanto il Potenza viene radiato per illecito sportivo. L'andata si gioca al Fadini e termina 1-1, ma i giallorossi perdono per 1-0 al ritorno e retrocedono in Seconda Divisione.
Nella stagione 2010-2011 il Giulianova milita in Lega Pro Seconda Divisione girone B. Anche questa volta la società sbaglia completamente la direzione tecnica, costruendo una squadra ancora giovane e inadatta per il campionato, infatti il girone di andata inizia molto male (1 solo punto nelle prime 4 giornate), e termina ancora peggio, con un Giulianova costantemente a ridosso della zona retrocessione. La svolta arriva quando viene esonerato l'allenatore Ersilio Cerone, e al suo posto è insediato sulla panchina Giuseppe Di Meo, che da una netta svolta alla squadra, collezionando molti risultati utili e concludendo alla fine con un 11º posto in classifica, centrando la salvezza. C'è da dire però, che il campionato è stato notevolmente condizionato dalle numerose sanzioni inflitte ad alcune squadre del girone, tra cui lo stesso Giulianova, che nonostante tutto ha saputo conquistare una meritata salvezza.
Nella stagione 2011-2012 il Giulianova milita in Lega Pro Seconda Divisione girone B. Anche quest'anno si punta sui giovani, tanto che la maggior parte dei giocatori in rosa sono provenienti dal vivaio. La squadra è guidata da un'ex stella del Giulianova, Tiziano De Patre. Il campionato quest'anno è particolarmente intenso: 42 giornate, di cui 9 turni infrasettimanali. Retrocederanno ben 5 squadre. Durante il torneo i giuliesi alternano continuamente serie di vittorie a serie di sconfitte consecutive, con pochi pareggi (10), tuttavia riescono a mantenersi costantemente sopra la zona retrocessione, nonostante i punti di penalizzazione inflitti e nonostante il divieto da parte della Lega di giocare al Fadini nell'ultima parte di campionato, poiché ritenuto non a norma. A 3 giornate dal termine viene esonerato a sorpresa De Patre a causa di dissidi con la società, e al suo posto subentra Marco Tosi, che tuttavia riesce a condurre la squadra alla salvezza, centrata alla penultima giornata di campionato sul campo dell'Ebolitana, dove i giuliesi vincono per 1-0.

IL FALLIMENTO E LA RIPARTENZA DA ZERO

Al 30 giugno 2012, data della scadenza per le iscrizioni al campionato di Seconda Divisione, la società non è in grado di iscriversi a causa problemi finanziari. Dopo ben 88 anni di storia, il calcio a Giulianova riparte dai dilettanti e vede la nascita di una nuova società, l'ASD Città di Giulianova 1924, che riparte dal campionato di Eccellenza.

CAMPIONATI NAZIONALI

SERIE C: 11 Partecipazioni, la prima nel 1939/40, ultima nella stagione 1977/78
SERIE C1: 14 Partecipazioni, la prima nel 1980/81, ultima nella stagione 2009/10
SERIE C2: 18 Partecipazioni, la prima nel 1978/79, ultima nella stagione 2011/12
SERIE D: 16 Partecipazioni, la prima nel 1954/55, ultima nella stagione 1993/94




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